Durante il mio primo anno di scuola, per imparare il polacco, ho partecipato ad una giornata in cui veniva presentata la tradizione della vigilia di Natale in Polonia.
Ormai anche qui, nel Paese più cattolico che io conosca, le feste natalizie sono un periodo commerciale, soprattutto per le giovani generazioni.
Nel centro storico di Varsavia negli ultimi tre anni ho visto arrivare sempre più commercianti che vendono oggetti di artigianato.
La tradizione della vigilia di Natale in Polonia prevede che le feste si passino in famiglia, come succede in Italia, con qualche differenza nel menù.
Pochi giorni prima del Natale si acquista un albero vero, e negli ultimi anni ho visto crescere, nella capitale polacca, anche questo tipo di commercio.
E’ tradizione preparare l’albero di Natale la sera della Vigilia, partecipando tutti per poi cenare insieme. Un momento di condivisione e gioia, dato che durante l’anno si è tutti impegnati tra lavoro e vita quotidiana.
Quando l’albero di Natale è pronto si procede alla preparazione della tavola. E la prima usanza che differenzia la vigilia del Natale in Italia è che si prende posto a tavola solo all’arrivo della prima stella in cielo.
Un’attesa che vuole ricordare la stella cometa seguita dai Re Magi. Prima di sedersi bisogna però apparecchiare, e vi racconto come fanno nelle famiglie polacche.
Si mette sul tavolo della paglia, a ricordare la stalla in cui nacque Gesù, poi si usa una tovaglia bianca (mentre in Italia la usiamo rossa). Si apparecchia per tutti i partecipanti più un posto, che rimane vuoto, nel caso in cui uno sconosciuto, bisognoso di cibo o affetto familiare, bussi alla porta.
Prima di cenare ci si scambia un pezzetto di ostia, che in polacco si dice Oplatek, raffigurante le immagini di Maria, Giuseppe e di Gesù Bambino. L’usanza vuole che si spezzi un piccolo pezzetto di ostia dalla persona accanto a noi e poi si mangia.
Questa tradizione simboleggia il perdono e il calore familiare. Di seguito ci si prepara a gustare le dodici pietanze della vigilia di Natale in Polonia.
Vi chiederete come mai sono dodici i piatti del menù polacco per le feste natalizie, e lo chiesi all’evento in cui sono stata. Si rispettano il numero degli apostoli.
Si comincia la cena con il brodo di rape rosse con tortellini ai funghi porcini (barszcz z uszkami) e l’aringa (sledz), che si cucina in modi diversi, il mio preferito è bagnata nel latte.
Non manca la carpa, di cui ogni supermercato fa incetta e la fila per acquistarla è sempre abbastanza lunga. La si compra viva il 22 o il 23 dicembre, la si mette nella vasca da bagno fino al momento di cucinarla.
Per la tradizione della vigilia di Natale in Polonia si mangiano diversi dolci, come la torta al formaggio (sernik) con ricotta, canditi e uva passita, e il makowiec, preparato con semi di papavero.
Dopo cena ci si scambiano i regali e si intonano i canti di Natale. Poi a mezzanotte si va in Chiesa.
Auguro a tutti voi un Buon Natale sereno e in armonia.
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