Gli Italiani in Polonia sono sempre più in numero crescente, e non solo nelle grandi città polacche.
Si sceglie questo Paese per lavoro o per amore, oppure per entrambe. Si scopre che da italiani credevamo a tanti stereotipi non più credibili. Così anche se i contratti lavorativi all’inizio sono temporanei poi, nella maggior parte dei casi, si sceglie di rimanere a vivere in Polonia.
Così la vita può portare altrove, anche a conoscere un’ altro tipo di natura. Alessandro Petrelli è passato da una meravigliosa realtà toscana alla Terra dei laghi della Masuria.
Vive da un paio d’anni a Węgorzewo, che dista da Kaliningrad, la città natale della moglie di Putin e che affaccia sulla parte orientale della baia sul Baltico, giusto un paio d’ore.
I laghi della Masuria sono abbracciati da foreste rigogliose, da alberi secolari, da fiumi da esplorare in barca o in kayak. Sono anche popolati dalle cicogne bianche, in un’atmosfera completamente rilassante. Per questo la maggior parte dei polacchi, in estate, passa il weekend al lago.
E qui, racconta Alessandro, i suoi figli hanno trovato l’ambiente ideale, dove giocare e divertirsi.
“La città dove vivo è un piccolo paese turistico accanto a uno dei laghi più grandi della regione. In estate è pieno di turisti e le attività sono incentrate tutte sul lago: si può navigare, noleggiare moto d’acqua (fatelo e vi divertirete da matti), dedicarsi a qualche sport acquatico o semplicemente fare vita da spiaggia come se si fosse al mare”.
Tra l’altro dalle parti di Węgorzewo, grazie anche alla posizione nord orientale rispetto al Paese, inizia a far giorno poco dopo le 3 del mattino e la luce naturale resta fin dopo le 22.
“La fine dell’estate inevitabilmente vede la città spegnersi lentamente. Però è ancora possibile dedicarsi a lunghe passeggiate a piedi o in bicicletta, sulle infinite piste ciclabili. Io preferisco puntare la sveglia alle prime ore del mattino e avventurarmi nei boschi in cerca di funghi, che qui regalano grandi soddisfazioni”.
Alessandro Petrelli ha 41 anni ed è di Arezzo, conosciuta nel mondo per la Giostra del Saracino, la famosa tradizione secolare con origini medievali.
“Sono una persona di spirito, informale, che riesce ad adattarsi a molteplici situazioni. Odio farmi trovare impreparato e quando succede, ci pensa l’ansia a tenermi compagnia.
Da toscano adoro la buona tavola e il buon vino.
Anche se non ho molto tempo libero, adoro viaggiare e, da quando mi sono trasferito, mi piace riscoprire da turista i luoghi che vivevo tutti i giorni”.
Questa cosa succede a molti Italiani in Polonia, compresa me, infatti, quando capito a Roma e a Napoli, in particolar modo, vedo le città con occhi più meravigliati. Credo che vivere nelle città più belle di Italia e del Mondo a volte ci fa abituare alla bellezza, e non notiamo più molte cose.
In Italia Alessandro possedeva una società di consulenza e-commerce che ha sempre prodotto ottimi risultati, ma molti degli utili finivano nelle mani del “socio occulto”: lo Stato.
“C’è stato un momento in cui ho realizzato che non volevo più accettarlo e uno in cui ho deciso che non lo avrei più accettato: sei mesi dopo abitavo in Polonia e nasceva la mia nuova azienda”.
Così ha potuto continuare lo stesso percorso lavorativo, migliorandolo ricevendo molti contatti di aziende polacche con le quali collaborare. Essendo un appassionato di tecnologia dice “Il mio settore è in grande fermento qui in Polonia e le possibilità di espandersi sono molte. Ma ci sono anche altri settori interessanti, e non intendo lasciarli inesplorati”.
“Sono tra gli Italiani in Polonia da due anni, ma frequentavo il Paese già dal 2008. Vivo qui a Węgorzewo, in Masuria, insieme a mia moglie Marta, mia figlia Ayla di 4 anni e mio figlio Ayan di 11 mesi, il nostro cane Eddie e i nostri 3 gatti: Clinton, Elton e Chloé”.
Alessandro è anche una persona che sa adattarsi e pensa che “quando si a che fare con una cultura e un Paese differenti, diventa una caratteristica chiave. Siamo stranieri e non turisti. Non siamo nessuno, bisogna essere umili, ma non dobbiamo neanche farci mettere i piedi in testa. Fatevi valere con educazione e rispetto”.
Anche grazie a sua moglie non ha avuto grandi difficoltà a registrarsi, come altri Italiani in Polonia, per residenza, pesel e immatricolazione auto. “A volte però per far valere i miei diritti abbiamo dovuto alzare la voce. Nei piccoli centri non hanno a che fare con molti stranieri e spesso il personale degli uffici amministrativi, trovandosi impreparato, preferi
“L’inverno è piuttosto complicato e le poche ore di luce (il sole tramonta poco dopo le 3 del pomeriggio) possono essere destabilizzanti. Puoi fare l’abitudine al freddo (a -28 gradi non fai mai l’abitudine), al cibo, al caffè sciapo, ma alla mancanza di luce non si riesce ad abituarsi! I piccoli centri come Węgorzewo poi, diventano deserti dopo le 17.00.
Ma abbiamo a un centinaio di km la nostra seconda città: Olsztyn, che mi piace.
Ha il giusto equilibrio tra vivibilità, dimensioni, modernità. L’ho vissuta da solo per alcuni giorni e non ho incontrato difficoltà. Si dice che sia una delle città piú felici della Polonia e la simpatia che ho riscontrato in molte persone in qualche modo me lo conferma.
Vorrei trasferirmi ad Olstzyn, ma in questo momento non ho scadenze, né fretta.
So però che non tornerò a vivere in Italia, a meno che non mi trovi di fronte a decisioni importanti.”.
Finendo la mia chiaccherata con Alessandro gli chiedo:
Raccontami, se c’è stato, di quel giorno in cui hai detto “ho fatto la scelta giusta”.
“Non so se ho mai pensato di avere fatto la scelta giusta. Me lo hanno detto tutti però, che era così. Tutti. Qualcuno ha anche seguito il mio esempio.
Io ho solo pensato più volte: ”perché non l’ho fatto prima?”.
Cosa ne pensi di questa storia degli Italiani in Polonia? Scrivimelo nei commenti qui sotto, grazie!
Tanti tour offerti su Civitatis per Varsavia, Cracovia, Danzica, Katowice, Poznan, Breslavia.
2 commenti su “Alessandro, un toscano tra gli Italiani in Polonia”-
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Sofia
(21 Settembre 2018 - 11:10)Caspita. Di Arezzo. Come me. Mi incoraggia questo racconto visto che io ho scelto la Polonia per 6 mesi per un test di lunga durata, per poi valutare un trasferimento per 3 anni. Grazie per questo racconto. Mi ha aiutato veramente molto
Bella Varsavia
(21 Settembre 2018 - 23:22)grazie a te Sofia per aver lasciato il tuo pensiero e… powodzenia!